Idrocefalo e patologia malformativa

Idrocefalo trattato con derivazione ventricolo-atriale


derivazione ventricolare

Esempio di derivazione ventricolare in caso di idrocefalo iperteso (dilatazione dei ventricoli cerebrali) condizionante un quadro di ipertensione intra-cranica. I ventricoli, gli spazi neri che si apprezzano all’interno del cranio alla TC pre-operatoria, risultano dilatati. L’alone grigio scuro che li contorna rappresenta la trasudazione del liquido in essi contenuto nel tessuto cerebrale circostante, dovuto all’elevata pressione del sistema (figura A). Il Paziente è stato sottoposto ad un intervento di derivazione ventricolo-atriale, ovvero al posizionamento di uno shunt (drenaggio) che dalle cavità ventricolari, passando nel sottocute della testa e del collo, attraverso la vena giugulare, raggiunge l’atrio destro del cuore dove scarica nel circolo sanguigno l’eccesso di liquido cefalo-rachidiano. La figura B mostra la lastra del torace dove si può apprezzare il decorso del catetere. La figura C mostra l’estremo del catetere, posizionato nel cuore, alla TC torace di controllo post-operatorio; la figura C documenta invece il controllo TC encefalo dopo l’intervento, dove si può notare il ridimensionamento delle cavità ventricolari con la completa risoluzione del quadro di idrocefalo.

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