Biopsia stereotassica

Biopsia stereotassica


Anestesia

La biopsia stereotassica è un intervento che si esegue in anestesia locale

Procedura

La durata della biopsia stereotassica è di poco meno di un’ora.

Al paziente viene posizionato una casco di Leksell (casco stereotassico) che viene fissato al capo con 4 piccole viti sulla superficie della cute. Punti nei quali vengono preventivamente eseguiti 4 pomfi di anestesia locale.

Il casco rappresenta il sistema cartesiano di riferimento per individuare con precisione quasi assoluta un qualsiasi target all’interno della testa.

Con il casco il paziente si sottopone ad una RM encefalo con e senza mezzo di contrasto. Sulla base delle immagini acquisite con il sistema di riferimento cartesiano del casco (asse X, Y, Z) si procede all’elaborazione di un planning utilizzando un software dedicato. Il planning deve prevedere la possibilità di campionare il target percorrendo la via chirurgica più breve e sicura.

Una volta ultimato il piano si inizia la procedura in sala operatoria.

Il paziente viene posizionato supino.

Si pratica un’incisione chirurgica lineare di pochi centimetri a livello dell‘entrypoint (che varia di caso in caso). A seguire si pratica un foro nella teca cranica e si apre la dura madre. Si inserisce, utilizzando il sistema stereotassico (arco stereotassico), un ago sottile, detto ago di Sedane, fino al punto target. L’ago è provvisto di un apertura attraverso la quale si carota il bersaglio. Una volta completati i prelievi si estrae l’ago e si chiude la ferita a strati. Si rimuove il casco e, generalmente, si pratica una medicazione a piatto.

Decorso post-operatorio

Dopo la biopsia stereotassica il paziente viene ricondotto in reparto per la successiva degenza.

In prima giornata il paziente viene mobilizzato e messo in piedi. Vengono ridotti allo stretto necessario gli accessi venosi.

La ferita viene medicata con regolarità. La successiva degenza ha una durata variabile, mediamente di 2-3 gg.

Convalescenza

La convalescenza a casa, laddove non ci siano problematiche cliniche e neurologiche, è di circa un mese, durante il quale il paziente conduce una vita normale, astenendosi da sforzi fisici.

I farmaci con cui viene dimesso sono di solito l’eparina (somministrazione sottocutanea), che viene mantenuta per i primi 10-15 gg, anti-dolorifici e, se indicato, cortisone.

In sede di ferita si lascia un cerotto fino alla rimozione dei punti di sutura, che di solito avviene dopo 8-10 gg dall’intervento.

Il controllo post-operatorio di solito avviene dopo 30 giorni, previa esecuzione di una TC encefalo che permette di valutare gli esiti dell’intervento.